Ai docenti
delle classi I A, I D, I E, I F,
II A, II D, II E, II F
ai Docenti accompagnatori:
Abate S. e l’ASACOM Anzalone II D,
Calabrese, Russo e Greco I F,
Colella, Barbera, Gambino I E,
Giordano, Gaeta I D,
Giuffrida, Spina e Leotta II A,
Maugeri e Ingarao II E,
Coco, Maglia e Patera II F,
Di Carlo I A
ai Genitori
agli Alunni
Sede di Catania
Si comunica che il 26 Febbraio 2025, alle ore 9:50, gli Alunni di tutte le classi del biennio, dopo avere svolto le prime due ore di lezione, accompagnati dai Docenti in indirizzo, si recheranno presso il Teatro Don Bosco di Catania – Viale Mario Rapisardi 56, per assistere allo spettacolo inedito dal titolo “ROSSO – la Bottega dei Bottoni”.
Alla fine dello spettacolo saranno liberi da ulteriori impegni scolastici.
28 giovani attori, con la loro arte, abbattono tutti i luoghi comuni e le barriere che girano intorno alla disabilità, mettendo in scena momenti di teatro contemporaneo, dove musica, recitato, corpo, saranno i veri protagonisti.
Una Bottega dei Bottoni per raccontare la bellezza della diversità, l’accoglienza, l’amore per il prossimo e i legami che si possono cucire tra gli esseri umani.
Piccoli e grandi bottoni per raccontare storie di accoglienza delle diversità.
Storie semplici di condivisione, di vita quotidiana.
Bottoni legati da un simbolico filo rosso che è il colore dell’amore.
L’amore che ci lega: ci tiene uniti come i bottoni tengono uniti i lembi di una giacca o di una camicia.
Se sono diversi non perdono la loro funzione ma restituiscono bellezza e stupore a chi li guarda.
Dopo lo spettacolo la compagnia teatrale rimarrà a disposizione per un momento di dibattito con gli alunni presenti in sala per discutere di “Teatro dell’Inclusione”, un luogo privilegiato dove riscattare e dare voce alle alterità mute, con una continua scoperta, accettazione ed espansione di una bellezza delle differenze.
Nell’esperienza teatrale quello che nella quotidianità percepiamo come diverso, distante, si trasforma in opportunità, in valore aggiunto, dando a tutti i partecipanti (attori e spettatori) la possibilità di sperimentare nuove dimensioni di confronto, guardando alla vita da punti di osservazione nuovi, sperimentali, in grado di generare nuova bellezza.
Una “differenza” vista come inestimabile ricchezza, verso e sopra le altre disuguaglianze, etniche, sociali o culturali che siano.
“È la diversità che rende l’uomo un’opera d’arte… irripetibile”
Giuseppa Formica
Docente