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Si comunica che, a seguito della proficua collaborazione dello scorso ottobre con l’associazione teatrale “Retablo”, il nostro liceo ha accolto la nuova proposta teatrale presentata dall’associazione come occasione di crescita artistica e riflessione civica per gli allievi della nostra scuola e come tale inseribile nei percorsi di educazione civica, legalità e orientamento per tutte le classi.
Si tratta dello spettacolo teatrale “Doppio Legame“, un monologo teatrale potente e coinvolgente che racconta la storia di Enzo Indelicato, detto “Enzuccio“, piccolo criminale palermitano soggiogato dalla mafia che lotta per liberarsi da un destino predefinito. Lo spettacolo esplora la psicologia di un individuo “normale” che si trova a compiere azioni terribili per sopravvivere in un sistema corrotto e spietato. Interpretato da Turi Zinna e diretto da Federico Magnano San Lio, l’opera è tratta dai verbali del Maxiprocesso alla mafia del 1986. Dal 1993, Doppio Legame è stato rappresentato in numerose città italiane, suscitando sempre un forte impatto emotivo e un profondo coinvolgimento del pubblico.
L’associazione propone tre repliche dello spettacolo presso le sedi staccate del Liceo Emilio Greco a San Giovanni La Punta il 28 novembre, a San Gregorio il 29 novembre e a Sant’Agata Li Battiati il 29 novembre dalle ore 11.30.
Il costo simbolico del biglietto è di 2 euro, per consentire la partecipazione di un ampio numero di studenti. Si ritiene che “Doppio Legame” possa essere un’occasione preziosa per gli studenti del Liceo Artistico di confrontarsi con un tema di grande attualità e rilevanza sociale.
Si allega la scheda tecnica e la rassegna stampa relativa allo spettacolo.
SCHEDA TECNICA
Il titolo si riferisce alla teoria del doppio legame elaborata dall’antropologo Gregory Bateson, che descrive una situazione comunicativa in cui un individuo riceve messaggi contraddittori e paradossali, creando un dilemma irrisolvibile.
Attraverso la storia di Enzuccio, il pubblico viene immerso nel contesto sociale siciliano, dove la mafia rappresenta una “soluzione” per i diseredati e gli emarginati. Enzuccio entra nel mondo della criminalità organizzata per aiutare il fratello a pagare un debito, ma ben presto si ritrova intrappolato in un meccanismo di violenza e omertà.
Lo spettacolo offre un punto di vista originale e inquietante su un personaggio complesso e contraddittorio, vittima e carnefice allo stesso tempo. L’opera, interrogandosi sul significato della giustizia e del potere in un contesto sociale in cui la sopraffazione permea ogni aspetto della vita, stimola una riflessione profonda sulle cause e sulle conseguenze del fenomeno mafioso.
La critica ha elogiato la scrittura, la regia e l’interpretazione di Turi Zinna, sottolineando l’attualità del messaggio e la forza drammaturgica dello spettacolo.
Giuseppa Formica
Docente